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Ma voi non ci sarete

Lettera aperta a quei medici che ogni giorno tradiscono il giuramento d'Ippocrate

di Sonia Savioli





Cari medici, che state avallando una psicopandemia finalizzata ad accelerare la Quarta Rivoluzione Industriale e con essa una dittatura che intenderebbe essere globale e che non avrebbe nulla da invidiare al nazismo (non avrebbe da invidiare nemmeno l'eugenetica implicita nella ricerca con brevetti sulla sintesi del genoma umano)(1), sappiate che nel progetto di Quarta Rivoluzione Industriale, che prevede di eliminare ottocento milioni di lavoratori (2), non c'è posto nemmeno per voi. Siete tra quegli ottocento milioni che saranno eliminati dalla cibernetica, cioè dalle tecniche digitali. "Sanità virtuale", questo vogliono e stanno sviluppando, col vostro inconsapevole ma colpevole aiuto, i capitalisti globali. Ne parlano apertamente, dicono che "per gli operatori sanitari, un paziente connesso virtualmente permette trattamenti più sostenibili anche a casa, riducendo i costi...", e "nuove opportunità emergono dal digitale, dalla spedizione di telemedicine alle prescrizioni digitali..." (WEF Reimagining Digital Identity: a Strategic Imperative). Intanto che i biotecnici, detti erroneamente "medici" e "scienziati", pasticciano con cellule e DNA, illudendosi di creare materia vivente sintetica e creando invece nuove, terribili malattie, le multinazionali-finanziarie globali, loro padrone, progettano e prospettano la sanità farmaceutico-cibernetica, le diagnosi fatte da una applicazione su cellulare, le prescrizioni date da un computer intelligente, i farmaci consegnati da un drone.

Sono decenni che voi, quella parte di medici-traditori, nutrite il corpaccione ipertrofico di Big Pharma, rendendo il mercato sanitario tra i più appetibili per i globalcapitalisti. Sono decenni che vi siete ridotti a distributori automatici di farmaci, che passate gran parte del tempo a ricevere i piazzisti delle multinazionali farmaceutiche, erroneamente detti "informatori scientifici", invece che a visitare e curare i vostri pazienti. Perché quei piazzisti di farmaci sono latori di regali e prebende, stimoli e incentivi da parte di chi vi governa davvero e ha "modellato, plasmato" la vostra cultura e conoscenza.

Questa parola, "modellare, plasmare", piace moltissimo agli psicopatici del Forum Economico Mondiale (WEF), che hanno inventato una pandemia falsa per realizzare una dittatura vera, che si considerano semidei e credono di poter creare di sana pianta un'umanità e una società secondo i loro disegni e interessi.

Mentre, in fondo, sono questa società e questa umanità che hanno creato loro e i loro sogni di onnipotenza. Ed è giunto ormai il momento di disfarli, il loro sistema e i loro sogni, prima che distruggano l'umanità e il pianeta.

Siete stati plasmati per essere gli strumenti di poteri economici senza volto e vocazione; avete ascoltato le loro indicazioni, applicato i loro "protocolli", consegnato la medicina e i vostri pazienti alla cieca avidità del capitalismo farmaceutico-sanitario. Prescrivete farmaci dei quali non leggete nemmeno le schede tecniche, e li prescrivete spesso senza neanche visitare i vostri pazienti e interrogarli, senza verificare se possano giovarsene o venirne danneggiati. Avete gettato a mare, come un'inutile zavorra, il motto fondamentale della vostra professione "primo, non nuocere". Grazie ai medicinali biochimicosintetici che sono, insieme agli armamenti, il più ricco mercato dei tempi in cui viviamo, avete creato più malattie di quelle che avete curato, ma in questo modo avete fornito alle multinazionali del farmaco quei clienti affezionati, perché ammalati cronici, che servivano all'ipertrofica industria chimico-biotecnologica-farmaceutica.

Siete stati plasmati dal capitalismo globale, che sui farmaci ha puntato le sue carte, contando su di voi.

Per quel che riguarda i meno anziani tra voi, del resto, non c'è da meravigliarsi per la degenerazione che avete imposto alla professione medica, ma anzi c'è da domandarsi come avrebbe potuto essere altrimenti. Molti di voi hanno scelto medicina non perché votati a curare, guarire, mitigare le sofferenze dei propri simili ammalati ma per il prestigio e il benessere economico che prometteva. Poi, quel che c'era di buono nelle vostre intenzioni e anime, ci hanno pensato le università a seppellirlo sotto coltri di arrivismo. Università che sono ormai centri di potere e competizione, al servizio delle multinazionali e da loro finanziate. Università con veri e propri settori speculativi e affaristici, e che in molti casi brevettano i risultati della loro ricerca e bussano alle porte della grande industria multinazionale per offrire i loro servigi e cercare investimenti, senza più un fine etico né scientifico. Docenti collaboratori delle suddette multinazionali, nonché azionisti di industrie globali, quando non tra i loro dirigenti, vi hanno "plasmato" per diventare i servi perfetti del capitalismo globale: poveri di scienza, conoscenza e cultura; infarciti di nozioni più o meno complicate; privi di spirito critico ma ricchi di ambizione e competitivi.

Gli psicopatico del Forum Economico Mondiale intitolano tutti i loro documenti "Plasmare il futuro..." di questo e di quello (3). E adesso la parola "plasmare" comincia ad apparire nei media: ci vogliono abituare ad essere "plasmati" dal potere economico nelle forme per esso più convenienti. Come è successo a voi.

Un pugno di multinazionali, attraverso la psicopandemia e con la complicità di alcuni governi, tutti i media mainstream e parte di medici spergiuri, vuole plasmare una società e un'umanità nuova, una società a misura dei loro deliri di rapace onnipotenza. Ma in quella società, secondo i loro progetti, non ci sarà più posto nemmeno per quelli che li hanno fedelmente serviti.

Un servo umano è pur sempre inaffidabile, può avere improvvisamente degli scrupoli e dei dubbi; un colpevole può sentire la necessità di confessarsi, magari all'autorità giudiziaria, e redimersi; uno stupido conformista e ambizioso può aprire gli occhi e rendersi conto dell'enormità delle proprie malefatte.

Così come i droni-bombardieri sono più affidabili di un pilota umano, un'applicazione digitale, un programma computerizzato sono più affidabili di un medico, per i mercanti di farmaci e prodotti "terapeutici". Non ci credete? Fate male.

"Parte l'ospedale virtuale per la telemedicina a domicilio", intitola l'ANSA con toni trionfalistici. Con la volenterosa collaborazione dell'Università Statale di Milano e con l'utilizzo dei suoi "specializzandi" per le televisite, così non c'è neanche bisogno di pagarli. (4) E questo è solo l'inizio, poi non ci sarà bisogno neanche di loro, sarà l'applicazione sullo smartphone a decidere se abbiamo un infarto in corso, "dall'espressione del viso".

Speriamo di non essere troppo o troppo poco espressivi.

Solo per fare un esempio, "Il sistema dell'identità digitale in Estonia... ha ridotto i costi, con il 99% delle prescrizioni fornite elettronicamente". (5)

Sì, ci vuole anche l'identità digitale, ma con l'aiuto della "pandemia" contano di arrivarci, i compari del Forum Economico Mondiale, e progettano di "rompere le barriere ai dati sanitari" di ognuno di noi; vogliono creare un consorzio di aziende e istituzioni per abbatterle, tali barriere. Includono anche i dati genetici, che devono diventare patrimonio delle multinazionali. Solo così potranno ancor meglio fare della salute un mercato "digitale", e potranno eliminare un sacco di spese. Basta intermediari: medici, infermieri, ospedali, ambulatori, centri diagnostici. Tutto uno spreco di soldi in stipendi, e poi magari il medico o l'infermiera consigliano di mettersi a letto e farsi qualche inalazione, invece di prescrivere antivirali e altri costosi prodotti biochimicosintetici, più adatti, nel caso il paziente sopravviva, a creare qualche bella malattia cronica e autoimmune.

I soldi, sia i nostri che quelli degli Stati, li vogliono rastrellare tutti loro.

Le multinazionali che abbiamo nutrito con le nostre scelte e i nostri consumi incoscienti stanno, attraverso la loro Quarta Rivoluzione Industriale ( e la pandemia, nei documenti del Forum Economico Mondiale, ha lo scopo dichiarato di accelerarla), cercando di creare un mondo in cui il capitale sarà indipendente dal lavoro. Manderanno a casa, secondo gli studi della Mc Kinsey, 800 milioni di lavoratori. Tra quegli ottocento milioni ci sono anche i medici, medici di base e medici ospedalieri. (6)

Resteranno gli "apprendisti stregoni", che pasticciano nei laboratori di ricerca delle suddette multinazionali e delle loro appendici universitarie per creare prodotti sempre più tossici che, alleviando in parte una malattia, ne creeranno un'altra o più altre, bisognose di altri prodotti tossici per essere soltanto alleviate. Tutto grasso che cola per i loro padroni. Resteranno quelli che pasticciano con la vita, credendo di poterla riprodurre o migliorare e riuscendo soltanto a storpiarla; credendosi semidei ed essendo invece asini che camminano con i paraocchi e vedono come orizzonte solo una strada stretta e infinita e nulla di ciò che li circonda.

Questo prevede la Quarta Rivoluzione Industriale: che centinaia di milioni di esseri umani diventino "inutili". Anche voi.

Prevede che tutto sia in mano a una piccola élite, denaro e potere. E quel denaro prevede che sia anch'esso virtuale, e dunque incontrollabile da coloro che non avranno il potere, e saranno invece in questo modo controllati e costretti anche nelle loro scelte di spesa. Prevede che il sogno del capitale, di essere finalmente indipendente dal lavoro e dai lavoratori, si avveri. E che quei pochi che resteranno, per esempio i biotecnici, detti erroneamente "medici" e "scienziati", facciano parte del "capitale": saranno cioè tra i padroni-azionisti delle aziende per cui lavorano.

Ma voi non ci sarete.

Vi resterà la soddisfazione, o il rimorso, di essere stati tra gli ignari realizzatori di questo progetto.

Oppure potrete, come molti di noi, aprire gli occhi e opporvi. Non è mai troppo tardi per tornare ad essere medici veri e rispettare il giuramento sacro che avete prestato:

"di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione... di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza nel rispetto della dignità e della libertà della persona... di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un'informazione preliminare al consenso, comprensibile e completa".

"E a me, dunque, che adempio tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato dagli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro".

da Arianna Editrice

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