di Sonia Savioli
11 Marzo 2025
Trump dichiara che gli USA hanno prestato 300 miliardi all’Ucraina per fare le guerra e adesso, dato che lui vuole che la guerra finisca, passa a riscuotere. Dateci le terre rare o il petrolio, qualsiasi cosa si possa avere in cambio dei soldi spesi. Proprio come quando un’azienda fallisce e si sequestrano le sue proprietà. L’Europa, o meglio i governi dei paesi dell’Europa Occidentale più la Polonia e la Gran Bretagna, si indigna, e con loro i media: tutti i vassalli, i valvassori e i valvassini del capitalismo globale sono in fermento. “Fermento”: dal latino fermentum, fervere=bollire, essere in moto. Bollono, sono inquieti. Di fronte alla possibilità della fine della guerra in Ucraina, il globalcapitalismo è preso dal panico e i suoi pupazzi corrono scompostamente a incontrarsi a Parigi, a Londra, di qua e di là dal mare, per dare anche il loro contributo al cambiamento climatico che dicono di voler combattere, prendendolo a pretesto per un’altra rapina speculativa: la privatizzazione dell’energia e la corsa a coprire i campi di pannelli solari, erigere nel mare immense pale eoliche con i loro ettari di cemento sui fondali e i loro chilometri di cavi in polivinilcloruro, dando così nuovo impulso al consumo di petrolio per realizzare il tutto, a spese degli Stati e con la complicità di governi marci e cancrenosi. La musica è cambiata, negli Stati Uniti, e adesso quel cauboi sovranista mette alle strette l’Ucraina, chiedendo indietro i soldi o merci equivalenti. Mentre invece i gentiluomini e le gentildonne europee gli aiuti all’Ucraina li avevano dati gratis et amore. O no? Aspetta, aspetta, lasciami vedere… Ecco, dicono, nella “piattaforma dei donatori” che “coordina il sostegno per i bisogni immediati e la ricostruzione attraverso diverse fonti e strumenti di finanziamento” che l’assistenza pecuniaria dovrà essere in linea con le riforme, e riforme ambiziose. Cosa sono le riforme a cui ambisce il capitale globale e globalista? La ricetta è collaudata: privatizzazioni, tagli alle pensioni e in generale alla spesa pubblica, leggi fatte apposta per favorire le speculazioni delle multinazionali e, sempre alle stesse, concessioni a prezzo zero di tutto il concedibile. Tra i donatori raccattati dall’iniziativa filantropica dell’Unione Europea e sodali, ci sono anche le “istituzioni finanziarie internazionali”. Più comunemente dette Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Le istituzioni dell’Impero per invasione e occupazione economico-politica dei paesi deboli o indeboliti. (1) Ma forse ci sbagliamo, converrà andare più a fondo. Ecco, ecco, c’è un “sostegno” a qualcuno! Ah, ma è il sostegno al “settore privato”! Ucraino? Forse alle aziende, agli artigiani, ai commercianti ucraini… Eh, no. Il sostegno è al settore privato dei paesi autodefinitesi donatori. Quel settore privato che delocalizza, importa, esporta e non paga tasse. (2) Traduzione: trattasi del consueto imperialismo moderno, cioè post globalizzazione-impero mondiale delle multinazionali-finanziarie. I paesi dominatori utilizzano il patrimonio pubblico, ovvero i soldi statali succhiati dalle tasche dei loro popoli o inventati creando inflazione, e li versano nei forzieri delle grandi aziende perlopiù multinazionali e mafie (si tratta sempre di multinazionali). Direttamente, attraverso finanziamenti statali e prestiti agevolati; indirettamente, prestando soldi ai paesi soggiogati perché finanzino progetti realizzati dalle multinazionali. Esempio: i soldi vengono dati (in prestito) al governo ucraino, che li darà alle aziende della ricostruzione, non ucraine. Magari qualche azienda privata verrà messa in piedi in quattro e quattr’otto dai governanti ucraini, che così finanzieranno sé stessi. Sembra che in questo siano già esperti. “… Per il successo della ricostruzione e della crescita economica, abbiamo bisogno di un forte impegno del settore privato… Per facilitare gli investimenti in Ucraina è importante che ci siano… strumenti di sostegno statale, sostegno internazionale per accesso ai finanziamenti (traduco: Banca Mondiale)… una transizione verde (traduco: bici elettriche, monopattini elettrici, centrali a biomasse con le foreste come combustibili, grandi dighe fatte dall’Impregilo e simili, ecc.), e una transizione digitale (traduco: eliminare posti di lavoro e realizzare strumenti di controllo sociale e individuale, più vendere milioni di videocamere e strumenti cibernetici). 3) L’Ucraina vuole entrare nell’Unione Europea, che da tempo le sta dando istruzioni per “modernizzarsi” a dimensione UE, per esempio sull’energia (che va privatizzata e svenduta, come abbiamo fatto nella suddita Italia, e ne vediamo le conseguenze); nella sanità (che va liberalizzata e privatizzata, ogni medico specialista lavori pure in quattro o cinque cliniche e ambulatori privati e timbri il cartellino all’ospedale); nell’educazione (i cui programmi devono essere dettati dal settore privato, per preparare i futuri zombi che gli servono) e in tutte quelle belle cosine che detta il Forum Economico Mondiale, consorzio delle mille più potenti multinazionali mondiali. La Banca Mondiale, serva di tale forum, non è da meno, lo sanno tutti i paesi del terzo mondo, ai quali ha prestato soldi per far fare dighe e miniere e coltivazioni intensive alle multinazionali del primo mondo. Anche questi sono dichiarati aiuti allo sviluppo, e infatti aiutano molto lo sviluppo delle multinazionali e della finanza globalista, e aiutano anche lo sviluppo del debito e delle baraccopoli dei paesi “aiutati”. Adesso si preparano a completare il saccheggio dell’Ucraina. La guerra è già un buon affare, con tutto quel metallo da buttare in corpo ai soldati, con tutte quelle bombe che sventrano uomini, edifici, terra, e con tutto quel petrolio per far funzionare aerei, carri armati e, naturalmente, industrie delle armi dei paesi donatori. Un buon affare ma non così buono come speravano. L’obiettivo di destabilizzare la Russia e poi mangiarsela è ormai sfumato. Per questo la guerra deve continuare, possibilmente all’infinito o, almeno, finché non saranno finiti i soldati ucraini. Le armi, quelle, non finiscono mai, e poi, perché no, possono mandare anche i soldati di altri paesi. E’ un’emergenza, come fu per la pandemenza. E’ l’emergenza del globalcapitalismo moribondo, che va assistito con la terapia intensiva dei soldi degli Stati, e la guerra è sempre stato un affare di prim’ordine, meglio dei vaccini dato che costa di più. Comunque, se la guerra malauguratamente finisse, il programma del saccheggio finale dell’Ucraina è pronto e dettagliato. “L’UE sta già sostenendo la ricostruzione in Ucraina mobilitando investimenti privati attraverso il Quadro di Investimenti in Ucraina… 81 miliardi per l’edilizia, 75 per i trasporti, 66 per l’energia e il settore estrattivo, 62 per settore commercio e industria, 53 per l’agricoltura” più qualche sciocchezzuola che non sto a elencare. Le facilitazioni dei “donatori” per le aziende mirano anche a “adottare soluzioni innovative e riforme che incontrino le aspettative dell’Unione Europea”. Traduco: le riforme devono alzare l’età pensionabile, privatizzare tutte le infrastrutture e le aziende o i servizi non ancora privatizzati, sovvenzionare la sanità e la scuola privata, aumentare le tasse alle piccole attività industriali, commerciali e agricole, aumentare all’infinito i vaccini obbligatori o consigliati caldamente per i bambini… Vi sembra di averle già sentite e subite? Le soluzioni innovative sono l’uso degli strumenti cibernetico-informatici in qualsiasi forma possibile, dalla scuola all’agricoltura alla sanità digitale. Facciovi notare come la Banda Mondiale, pardon, Banca Mondiale sia fattivamente ed energicamente interessata a che vengano soddisfatte le aspettative dell’Unione delle Multinazionali-Finanziarie Europee (e anche di quelle non europee, va da sé: il capitalismo globale è come una nazione autonoma, che però vampirizza tutte le altre), detta sinteticamente Unione Europea. Il saccheggio dell’Ucraina, naturalmente, è cominciato da un pezzo. La guerra poi, con tutti quegli armamenti che uscivano dagli arsenali UE e USA in direzione dell’aggredita Ucraina, e che venivano accuratamente contabilizzati come crediti da restituire con gli interessi… Cosa? Qualcuno non l’aveva capito? Qualcuno credeva che i “donatori” donassero? Be’, certo, nessuno lo faceva capire, né politici né media. Dicevano “diamo”, e non “prestiamo”. Ma i burattini (politici e media non sono altro, no?) parlano con la voce dei burattinai. E i burattinai, che preparano e ordiscono guerre per impadronirsi delle risorse dei paesi, non vogliono che capiamo come stanno le cose. Se no, non staremmo così tranquilli. Comunque, tornando al saccheggio, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e l’IFC (International Finance Corporation, un budello della Banca Mondiale collegato direttamente ai budelli delle multinazionali-finanziarie globali) hanno impegnato 435 milioni di dollari per finanziare la fusione tra l’ucraina Lifecell e Datagroup Volia, creando così il secondo più grande operatore di telecomunicazione del paese. Datagroup è di proprietà di un fondo finanziario gestito da Horizon Capital, Horizon Capital è specializzato nell’investire sui debiti. (4) (5) (6) Investire sui debiti? Eh, sì, i debiti nell’apice incontrollato del capitalismo globale, si vendono e si comprano. Esattamente come facevano a volte gli usurai. Chi ha il potere di costringere a pagarli li compra da chi ha dato il credito ma non ha abbastanza potere, per esempio per minacciare uno Stato o “pignorare” i suoi beni. E la Banca Mondiale, o meglio il suo budello speculativo, non ha dubbi che quei 435 milioncini torneranno indietro, dato che, dice la piattaforma dei “donatori”, “L’Ucraina presenta un’avvincente opportunità di investimento e affari, dato il vasto potenziale di crescita e le enormi necessità di ricostruzione… dato che il governo è impegnato a promuovere riforme che migliorino l’ambiente a favore delle imprese”. (7) E cosa donano i donatori? Miliardi per coprire eventuali perdite delle multinazionali saccheggiatrici, dovute ad espropriazioni e simili, info e consigli e prestiti per le stesse che investono in Ucraina, soluzioni assicurative, crediti agevolati e garantiti, protezioni per gli investitori. Traduco: oltre a mangiarsi l’Ucraina, mangiano anche noi, perché tutti i soldi che servono a “proteggere” gli investitori vengono dalle casse dei paesi “donatori”. Tutta una valanga di doni alle aziende europee, giapponesi, canadesi… A quelle USA non più. Come possano poi i lenoni, pardon, governanti ucraini migliorare ancora di più “l’ambiente” a favore del globalcapitalismo, questo è davvero un mistero. Visto che hanno già regalato 170.000 chilometri quadrati di terra fertile, una delle terre migliori del mondo, a compagnie straniere. Il quaranta per cento delle terre fertili ucraine appartiene a Cargill, Monsanto e Dupont. (8) I prezzi della terra “nera” ucraina, di quella terra tra le più fertili del mondo, sono sui 1000 – 2000 dollari a ettaro (per chi non se ne intende, un ettaro sono 10.000 metri quadrati). Pensate che un ettaro di terra in pianura padana va dai 40.000 ai 58.000 euri. Un vero affare, tanto più se sovvenzionato dai “donatori”. Comunque, se siete preoccupati per l’avvenire di Zelensky & C., dato che l’Ucraina ha già perso la guerra, anche se gli “alleati” o “donatori” continuano a spingerla avanti, come si spinge un cavallo zoppo verso il macello, voglio rassicurarvi. L’amico dell’Europa Zelensky e i suoi complici nello sgoverno dell’Ucraina hanno le spalle coperte. Almeno da quei quaranta milioni di dollari che hanno messo sotto la mattonella di società offshore, e che sono stati scoperti senza ombra di dubbio. Il dubbio però è lecito: saranno solo 40 milioni o ci sono altri conti non venuti alla luce? Per esempio quel miliarduccio di dollari di armi, passate dagli USA al governo e all’esercito ucraino ma “scomparse” prima di arrivare al fronte? (9) (10) Si guadagna bene al governo dell’Ucraina diventata democratica a colpi di cecchini e di case del popolo incendiate con centinaia di persone al loro interno, di oppositori ammazzati a colpi di pistola sulla porta di casa. (11) L’Ucraina ha già perso la guerra ma, con il suo aiuto, la guerra l’hanno vinta le industrie delle armi, che salgono in borsa e continuano a vincere ogni giorno finché continua il massacro. E pensare che gli ucraini combattono, muoiono e uccidono per una terra che non gli appartiene più. Combattono, gli ucraini, e muoiono e uccidono, per gli interessi delle multinazionali e del capitalismo finanziario. Come dei mercenari non pagati e inconsapevoli. Il capitalismo finale, dopo avere tentato un colpo di stato mondiale con la pandemenza, e non averne ricavato ciò che nel suo delirio marasmatico pensava di ottenere, ha ottenuto però di saccheggiare allegramente le sue stesse viscere: gli Stati occidentali che lo sostengono. Un ceto politico ripugnante esegue punto per punto le istruzioni delle lobbi multinazionali. La guerra è la nuova “emergenza”, che giustifica una predazione ancora più grande: le spese per gli armamenti. L’Ucraina è già stata mangiata ma anche i paesi della cosiddetta Unione Europea stanno venendo dissanguati.
Però, nessuno ce lo dice? Altrimenti non saremmo così tranquilli. O no?
1)https://ukrainedonorplatform.com/membership/participants/ https://ukrainedonorplatform.com/
2)https://ukrainedonorplatform.com/wp-content/uploads/2025/02/DonorSupportPlatform_xl_Feb2025-v3.pdf
3)https://www.urc-international.com/past-conferences/urc24/news-2024/conference-materials-urc-2024
5)https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2024/02/15/updated-ukraine-recovery-and-reconstruction-needs-assessment-released https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2025/02/25/updated-ukraine-recovery-and-reconstruction-needs-assessment-released
7)https://ukrainedonorplatform.com/wp-content/uploads/2025/02/DonorSupportPlatform_xl_Feb2025-v3.pdf
8)https://www.oaklandinstitute.org/sites/oaklandinstitute.org/files/takeover-ukraine-agricultural-land.pdf https://www.aljazeera.com/news/2024/4/23/ukraines-agriculture-minister-named-as-suspect-in-7m-corruption-case https://www.youtube.com/watch?v=EYJ9qGjYzkk https://www.commondreams.org/views/2015/01/28/corporate-takeover-ukrainian-agriculture
10)https://quifinanza.it/esteri/video/ucraina-guerra-armi-usa-sparite/789046/ https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/le-armi-scomparse-in-ucraina-che-allarmano-gli-usa-e-non-solo.html
11)https://www.thenation.com/article/archive/least-10-opposition-figures-have-died-ukraine-just-year/ https://www.aljazeera.com/news/2023/12/6/pro-russian-former-ukrainian-parliamentarian-shot-dead-near-moscow https://www.reuters.com/world/europe/opposition-mayor-ukrainian-city-found-dead-2021-08-15 https://english.almanar.com.lb/1552355 https://www.ilmessaggero.it/mondo/denis_kireev_chi_era_cosa_e_successo_spia_russa_eroe_ucraino-7177932.html
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